Il natale è alle porte, la Puglia è in festa ……arrivano le nuove tasse

di Pompeo Maritati.

“Tagliare i tagli” delle spese pare stia divenendo un buon passatempo. Dalle nostre parti si dice “ Chi aggiusta e poi rompe, non perde mai tempo”
A pochi giorni dal Natale l’attesa dei doni, per il popolo pugliese, è già terminata. Non abbiamo fatto in tempo ad addobbare i nostri alberi, a realizzare i nostri presepi che la tempestività politica pugliese, con solerzia e dovizia ha riposto nottetempo, in ognuna delle nostre case qualche sorpresa erariale.
Si parla di un incremento dell’addizionale regionale intorno allo 0,50% ed un ulteriore balzello sul costo dei carburanti di due centesimi a litro. Dovrebbe essere prevista una soglia reddituale al di sotto della quale l’addizionale non si applicherà, si pensa intorno ai 29.000 euro annui.
Che dire. Da cittadino pugliese esprimo tutta la mia irritazione in quanto non posso ritenere che il disavanzo creatosi nelle casse regionali sia dovuto solo ed esclusivamente perché i pugliesi sono tra i più malaticci d’Italia, o perché cattivi utilizzatori dei fondi pubblici, quindi spendaccioni. Da cronista, constato e riporto una situazione di scarsa lucidità che sta oscurando ed appannando le idee e le convinzioni di tutti coloro, che in questo governo regionale hanno creduto, votandolo e facendogli ottenere un risultato elettorale, per alcuni versi clamoroso e contro ogni più rosea aspettativa per la coalizione di centrosinistra. In un momento in cui da tempo, oramai, non sentiamo altro che notizie e previsioni di costante e continuo aumento dei prezzi dei servizi e dei beni di prima necessità, questa novella erariale pugliese pare sarà foriera di ulteriori disaffezioni politiche.
Quando i denari mancano non si può fare altro che battere cassa, riducendo ulteriore il potere d’acquisto della povera gente. Probabilmente sarà ritenuto demagogico dire le solite cose, sul governo che non va, sul costo della vita fuori controllo, che i politici non sembrano appartenere a questo mondo, ecc. ecc. Parlare in questo modo oramai è ritenuto troppo comune e facile. Forse per un verso sarà pure vero, però ditemi voi cosa può dire e fare il cittadino comune, che alzandosi al mattino, tra poco non saprà se riuscirà a mettere da parte la cena per sera ? Melo spiegate voi se questa è la solita demagogia o incapacità ad affrontare con realistica determinazione e professionalità, al di fuori delle proprie frontiere politiche, ciò che sta attanagliando, stritolando le famiglie italiane ? E’ demagogia dire le stesse cose o invece è avvilente constatare che la quotidianità sta peggiorando di giorno in giorno ? Capisco che la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, però è sorprendente vedere come con dei sortilegi magici ogni giorno i prezzi aumentano, senza una logica e senza una concreta giustificazione. La sensazione che si ha oramai è che si vuole guadagnare più di ieri, investendo e producendo sempre meno, allontanando pian piano dai consumi le fasce più deboli, pensando di tirare il collo a quelle più facoltose. Ed il tutto sotto gli occhi di tutti e senza che nulla si faccia per invertirne la tendenza. Bisognerà pertanto ricordare che tutte le cose hanno una loro resistenza, oltrepassato quel limite si ha la rottura. La rottura demagogica, penso sia già avvenuta, visto che qualche grillo parlante riesce ad ottenere l’attenzione di milioni di persone, e pertanto si rende necessario ed impellente porre degli argini “seri” alla rottura concreta della gente, in quanto, in questo caso le conseguenze potrebbero non essere piacevoli.
E’ proprio dell’ultima ora, fresca fresca, la delibera parlamentare sul taglio ai tagli di spesa che il senato aveva già approvato. Si proprio così, prima si è cercato di dare un taglio agli stipendi ed alle liquidazioni d’oro dei manager pubblici, forse più per mettere a tacere l’opinione pubblica, poi all’atto pratico ecco che il taglio passato al senato è stato a sua volga “tagliato alla camera”. Complimenti.(2duerighe.com)

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