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Appello ai riformatori liberi e coraggiosi

Appello ai riformatori liberi e coraggiosi

L'attuale sistema bipolare è entrato in crisi in modo irreversibile.
Il sistema politico istituzionale italiano si è paralizzato: la
maggioranza che sostiene il Governo Prodi ne è la dimostrazione più
evidente. L'attuale legge elettorale, nata nella logica del bipolarismo
elettorale, con il premio di maggioranza, che naturalizza la
contrapposizione di due schieramenti in termini quantitativi, con la
corsa all'ultimo voto marginale, rispetto alla qualità e coerenza
politica delle coalizioni, ha dimostrato tutti i suoi limiti,
denunciati prima di altri dall'UDC.
Queste considerazioni, già evidenti fin dalla presentazione del
Manifesto di Subiaco, sono state accolte integralmente dal documento
conclusivo del 3° Congresso nazionale dell’Udc, che ha impegnato il
partito a realizzare una riforma elettorale in senso proporzionale,
secondo il modello tedesco, con la riduzione del numero dei partiti
attraverso una soglia di sbarramento, non aggirabile, del 5%; la
facoltà dei cittadini di scegliere i propri eletti al Parlamento; la
garanzia di governabilità del Paese, riducendo drasticamente il potere
di veto e di ricatto delle posizioni politiche estreme

La decisione di Silvio Berlusconi di cancellare l’esperienza della Cdl
e chiudere quella di centrodestra, impone di ridisegnare lo scenario
politico, anche tenendo conto della nascita del Partito Democratico e
del progetto di aggregazione di tutte le forze alla sua sinistra. Il
Partito del Popolo delle Libertà di Berlusconi, leaderistico e
plebiscitario, ha tutte le connotazioni del partito di una destra
populista, elettoralmente concorrente di Alleanza Nazionale.
La semplificazione di un modello elettorale di tipo tedesco, tenendo
conto della geografia politica che si va definendo, porterebbe
pertanto il sistema politico italiano a poggiare principalmente su tre
grandi forze politiche: quella di destra di Berlusconi, quella centrale
del Partito Democratico e quella di sinistra della cosiddetta “cosa
rossa”. La centralità del Partito Democratico, nella sua “liquidità”,
potrebbe essere giocata in termini preferenziali con la “cosa rossa”,
senza escludere intese di carattere emergenziale e temporaneo, anche di
carattere istituzionale, con la destra democratica di Berlusconi; ciò
“condannerebbe” il Partito Democratico di Veltroni a governare per
molte stagioni politiche, così come fu per la Democrazia Cristiana (le
altre forze politiche, anche superando il 5% non avrebbero ruoli
determinanti.)
Noi, amici del Manifesto di Subiaco, sottoscrittori di questo APPELLO,
riteniamo invece, che tra il nuovo partito di destra di Berlusconi e
il Partito Democratico di Veltroni, ci possa essere un rilevante e
significativo spazio politico ed elettorale di “centro”, antagonista
del partito di Veltroni (che rimarrebbe circoscritto a sinistra) e
concorrenziale al partito di Berlusconi.
L'UDC,oggi, da solo, non ha la forza organizzativa e la credibilità
politica (così come ciascun partito della cosiddetta “Seconda
Repubblica”) per esaltare detto spazio politico ed elettorale, ma può
innescare un processo positivo per costruire un “quarto” soggetto
politico, che faccia poggiare il nuovo sistema su quattro pilastri: uno
di destra democratica di Berlusconi, uno di centro riconducibile ai
valori del Partito Popolare Europeo,uno della sinistra riformista, cioè
il Partito Democratico di Veltroni e uno della Sinistra antagonista o
“cosa rossa” come è attualmente ancora definita.
Questo processo deve essere innescato subito dall'UDC, compiendo atti
coraggiosi e di grande generosità politica, chiamando a raccolta uomini
e donne della cultura liberale e dell’umanesimo cattolico e laico, in
una Costituente di Centro, per dare vita ad un nuovo soggetto politico
democratico e popolare, alternativo alla sinistra, antagonista con il
Partito Democratico e concorrente al Partito del Popolo delle Libertà e
per questo naturalmente candidato alla guida del Paese, con contenuti
significativamente riformatori, su quattro priorità: sviluppo,
famiglia, ambiente e sicurezza.
La consistente sottoscrizione di questo documento, è condizione per
dar forza a questa proposta di cambiamento epocale della vita politica
democratica italiana.
Hanno già aderito i parlamentari: Mario Baccini, , Bruno Tabacci,
Armando Dionisi, Amedeo Ciccanti, Rodolfo De Laurentiis, Vittorio
Adolfo, Giuseppe Galati, Giorgio Oppi.

Aderisci anche tu scrivendo a:
segreteria.amedeo@ciccanti.it –oppure: n.fax 06/4872922 – Tf.:
06/4872666- www.lacosabianca.it

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