RISPOSTA – Interrogazione a risposta scritta 4-04527

presentata da
GIUSEPPE ANGELI
giovedì 26 luglio 2007 nella seduta n.195

ANGELI. –
Al Ministro degli affari esteri.
– Per sapere – premesso che:

l'Argentina, per estensione geografica, è l'ottavo paese più grande del mondo, il secondo dopo il Brasile in America Latina;

dopo la crisi del 2001-2002 si è registrata una ripresa economica, con incrementi nella produzione fino al 93 per cento in alcuni settori, quali la raffinazione del petrolio e i materiali per costruzione;

l'Argentina, già a partire dagli anni '90, ha realizzato un programma di liberalizzazione economica, con la riduzione delle tariffe doganali e l'introduzione di misure per favorire le esportazioni, aumentate con una media di circa il 32 per cento nei vari settori;

l'economia argentina, per mantenere adeguati livelli di crescita, ha bisogno di un ampliamento ed una modernizzazione dell'industria, con la conseguenza che i relativi investimenti dovranno provenire in larga parte dall'estero;

il Governo italiano, data la massiccia presenza di connazionali in America meridionale e nello specifico in Argentina, ha inserito questo Paese tra i beneficiari di iniziative a credito della cooperazione allo sviluppo, concedendo due crediti di aiuto per un totale di 100 milioni di euro in favore delle piccole e medie imprese e delle strutture sanitarie pubbliche argentine;

la Costituzione argentina concede ai cittadini stranieri ed argentini pari diritti, in relazione al lavoro, alla conduzione di affari e agli investimenti -:

quali iniziative, nell'ambito del programma di cooperazione allo sviluppo, siano state realizzate e i risultati ottenuti;

come il Ministro interessato intenda procedere in merito allo stanziamento dei fondi ancora a disposizione e quali settori intenda privilegiare;

se abbia avviato, o se sia in programma, la creazione di joint venture in accordo con le regioni per sostenere i progetti di cooperazione di cui in premessa.

RISPOSTA

A seguito della crisi economica del 2001 una delibera del Ministero degli Affari Esteri ha consentito alla Direzione Generale della Cooperazione di riammettere l’Argentina nel novero dei Paesi eleggibili a ricevere crediti di aiuto. In conformità alla suddetta delibera, le iniziative sono finalizzate alla lotta alla povertà e al sostegno delle fasce deboli della popolazione.
In tale contesto, nel febbraio 2002, sono state approvate due linee di credito per un valore complessivo di 100 milioni di Euro, rispettivamente nel settore sanitario (25 mil.) e delle PMI (78 mil.)

Con la linea di credito relativa al settore sanitario si è provveduto a sostenere gli ospedali pubblici tramite l’acquisto di medicinali e attrezzature.
La linea di credito per le PMI ha previsto invece l’erogazione di finanziamenti per imprese italo-argentine destinati a favorire l’assunzione di nuova manodopera o il riassorbimento di personale licenziato a causa della crisi economica.
Il programma si è concluso nel dicembre del 2006 su richiesta del Governo Argentino, che vorrebbe utilizzare il residuo, pari a circa 42 milioni di euro, per una seconda fase del programma sanitario.

Nell’ottobre 2002 è stato altresì costituito un Fondo Regionale per l’America Latina, denominato Don Sturzo per il Microcredito, per un ammontare di 5 milioni di Euro. In tale ambito, in favore dell’Argentina sono state approvate due operazioni per un ammontare di circa 1,8 milioni di dollari, ed è allo studio una ipotesi di utilizzo di circa 750 mila Euro per l’incremento delle capacità di commercializzazione urbana per piccoli produttori rurali.
E’ inoltre in fase di realizzazione un Programma di sostegno alla riattivazione dell’occupazione, per un importo di circa 9 milioni di Euro, realizzato in collaborazione con l’ILO. L’obiettivo del programma è di potenziare le reti dei centri di collocamento (in collaborazione con Italia Lavoro).
Si menziona inoltre un programma dell’UNIDO per l’appoggio ai servizi reali per le imprese in Argentina, finanziato dalla cooperazione italiana con un importo complessivo pari a circa 5 milioni di Euro sul contributo volontario all’Organismo del 2003. La conclusione del programma è previsto a fine 2007.
In considerazione dei positivi risultati delle iniziative in corso e delle segnalazioni ricevute dall’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, alcune iniziative potranno essere eventualmente rifinanziate. I settori di intervento saranno quelli tradizionali dell’intervento italiano, ossia sanità e occupazione.
La partecipazione delle Autonomie locali italiane a programmi di cooperazione in Argentina, ha conosciuto, in anni recenti, una considerevole espansione e presenta interessanti potenzialità per lo sviluppo di nuovi partenariati territoriali con Enti omologhi argentini.
Delegazioni di undici regioni italiane hanno preso parte alla II Conferenza sulla cooperazione decentrata organizzata dal Governo Argentino il 4 e 5 luglio u.s. costituendo di fatto il contingente più numeroso di Regioni ed altre realtà territoriali presenti alla manifestazione ed interessate ad avviare nuove iniziative in varie aree del Paese.
Per quanto riguarda specificamente i programmi futuri della cooperazione decentrata, con specifico riferimento al sostegno ed alla modernizzazione del settore economico-industriale e delle PMI, si fa riferimento ai seguiti del Programma Integrato di Cooperazione Tecnica (PICT Argentina) che saranno affidati, con un cofinanziamento di questa Direzione Generale, all’iniziativa delle Autonomie Locali Italiane.
Queste ultime indirizzeranno i loro interventi nei settori di cooperativismo, del micro-credito e dell’impresa sociale.
In particolare, verranno offerti agli Enti territoriali argentini, pacchetti di formazione nelle seguenti materie: distretti industriali, creazione di imprese recuperate, Casse di Credito Cooperativo.
Rispetto all’originario Programma PICT, che riguardava solo quattro Regioni campione, il nuovo Programma di cooperazione decentrata verrà avviato in altre regioni che saranno individuate nei prossimi mesi.

Ad alcune aree territoriali di frontiera della Repubblica Argentina è poi dedicato il Progetto “ Fronteras abiertas “ cui la cooperazione italiana partecipa in collaborazione con l’Istituto Italo Latino Americano (IILA), il CESPI e l’Agencia Espanola de COOperacion International (AECT).
Le attività sono rivolte allo sviluppo territoriale delle regioni transfrontaliere e riguardano sette aree di frontiera. Per quanto riguarda l’Argentina, sono state prescelte: la Provincia di Misiones (area di frontiera Argentina –Brasile – Paraguay), per la tutela e la promozione dello sviluppo economico locale e del turismo culturale; e la Provincia di Jujuy (area di frontiera Argentina- Cile – Bolivia), legata alla strada bi-oceanica Mercosur-Cile per il Passo di Jama.
Sette regioni italiane hanno già aderito al progetto “Fronteras Abiertas”, dando disponibilità per l’accoglienza di tirocinanti e per la realizzazione di attività di assistenza tecnica specialistica, e diverse altre hanno espresso il proprio interesse.

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