Regione Marche

INTERVENTO DELL’ASSESSORE GIACCAGLIA SULLO STATO DI SALUTE DELL’ECONOMIA REGIONALE

In questi giorni molti e qualificati sono gli interventi finalizzati ad analizzare lo stato di salute dell’economia marchigiana, le sue reali prospettive di sviluppo e la stessa articolazione dei livelli occupazionali. Nello specifico la Regione Marche ha messo in calendario, in collaborazione con l’Istao, un appuntamento particolarmente importante. Venerdì 30 novembre nella Facoltà di economia e commercio di Ancona ci sarà infatti un vero e proprio summit per capire appunto quale sarà il futuro del nostro sistema produttivo.
Mi preme in proposito sottolineare ancora una volta l’impostazione che la Regione, già da qualche anno, sta perseguendo attraverso sia la programmazione degli interventi a sostegno del sistema produttivo e che è ben rappresentata dal Piano Regionale per le Attività Produttive (PAP) 2007-2009 recentemente approvato dalla Giunta regionale ed ora all’esame del Consiglio. Anzi, partendo dal presupposto di non creare traumatiche soluzioni di continuità ha attivato politiche settoriali mirate a sostenere il sistema economico produttivo agendo proprio sui fattori trasversali della competitività, in forte coerenza con gli obiettivi fissati sul piano nazionale e comunitario.
Il nostro sistema infatti, per competere con efficienza sui mercati globali, deve contare su un quadro certo di interventi che vanno dalle agevolazioni per l’accesso al credito per investimenti, agli incentivi per la ricerca; dalle azioni di trasferimento delle tecnologie – anche attraverso la messa in rete del sistema delle imprese col sistema dell’istruzione – alle agevolazioni fiscali; dal sostegno ai progetti di riconversione produttiva a quelli innovativi per aree sistema e a robusti investimenti per la formazione.
L’obiettivo di questi ultimi anni è quello di realizzare nella nostra Regione un sistema fortemente orientato alla qualità dello sviluppo economico e sociale, all’aumento dei tassi di produttività e redditualità, coerente con la sostenibilità ambientale e sicuramente più competitivo.
Sotto questo punto di vista ritengo che il quadro di interventi delineato dal PAP possa essere considerato come un forte elemento di “mobilità” dell’azione pubblica a sostegno delle imprese marchigiane.
Oramai da tempo si è passati da una superata concezione dell’aiuto a fondo perduto e “a pioggia” ad una strumentazione più sofisticata capace di ottenere risultati meno congiunturali e più consoni ad una visione di medio periodo dello sviluppo dell’impresa utilizzando pacchetti integrati di intervento fine di rendere più efficiente ed efficace il sistema di incentivazione regionale.
Il nuovo Piano per le Attività produttive, di cui sia il Piano operativo regionale 2007-2013 che il programma nazionale “Industria 2015” risultano parti integranti e sostanziali, vuole essere la sintesi di un passaggio articolato e ponderato da una azione della governance basata sulla contingenza settoriale a un profilo di sviluppo del sistema produttivo in grado di resistere alle sfide della globalizzazione e della competitività.
Di conseguenza, anche la struttura di governo amministrativo necessariamente subirà delle trasformazioni in termini sia organizzativi che operativi: non si può infatti chiedere solo al sistema delle imprese di innovarsi e adeguarsi ai nuovi contesti senza che questo comporti una rivisitazione delle opzioni e degli assetti sul piano della programmazione e della gestione degli interventi. In buona sostanza, il sistema di governance deve necessariamente confrontarsi con il tema del cambiamento utilizzando questa opportunità per crescere e far crescere la qualità dei servizi.
Non a caso, governare tutti questi fattori che incidono sulla tenuta delle imprese implica una forte coesione e collaborazione tra tutti i soggetti dello sviluppo della comunità regionale.
Questo ha consentito e consentirà di migliorare la competitività del sistema produttivo e l’accesso al credito, la promozione dell’imprenditorialità e l’incentivazione della ricerca e dell’innovazione a tutti i livelli, sviluppando i processi di concertazione e le relazioni tra gli attori pubblici e privati del sistema.
Altro punto sul quale ritengo opportuno soffermarmi attiene al quadro congiunturale. Ci sono, è vero, segnali di rallentamento della fase espansiva che abbiamo recentemente vissuto così come è riscontrabile nelle indagini di tipo congiunturale anche a seguito del mutato quadro internazionale che pur con tempi ed intensità diversi incidono comunque anche per il nostro tessuto produttivo. Nonostante questo, le Marche continuano a registrare tassi di crescita sia sul versante delle esportazioni sia in relazione alla tenuta delle nostre imprese che continuano a garantire una sostanziale stabilità nel panorama economico nazionale. Un solo dato su cui riflettere: nel 2006 le aziende marchigiane hanno esportato il 14,8% in più rispetto al 2005, contro il 3,5% nazionale. In evidenza agroalimentare, pelli, cuoio, calzature, gomma e plastica. Tra il 2002 ed il 2006 l’export regionale ha registrato un incremento del 19,3%. Il sistema Marche risulta quindi fortemente aperto verso l’estero, con una forte preponderanza delle esportazioni sulle importazioni .
A mio avviso la tenuta del sistema, oltre ad essere determinata dalla capacità e vivacità del nostro sistema imprenditoriale e da un elevato livello di coesione sociale, che garantiscono l’equilibrio tra crescita economica, sicurezza sociale e tutela territoriale tra i più avanzati d’Italia, è favorita da politiche industriali non discontinue e non dispersive che puntano su poche e specifiche linee di intervento. Mi riferisco al sostegno alla ricerca industriale e allo sviluppo precompetitivo, all’innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale. Ma anche alla diffusione della qualità nei processi, ai prodotti, alla qualità ambientale, a quella etica. Ed ancora, allo sviluppo della finanza d’impresa, al sostegno ai processi di aggregazioni fra imprese per l’internazionalizzazione, alla ricerca applicata ed al trasferimento tecnologico, anche nell’ambito delle politiche distrettuali.
Insomma, le Marche come sempre guardano avanti in maniera propositiva e pragmatica. Ed il convegno che la Regione ha organizzato per il prossimo 30 novembre ad Ancona sarà significativa occasione per approfondire da diverse angolazioni alcune di queste fondamentali tematiche.

Internazionalizzazione
MARCHIGIANI PROTAGONISTI IN ARGENTINA
Dal 17 al 19 novembre prossimi serie di appuntamenti per il sistema Marche in Argentina

Le relazioni tra la Regione Marche e l’Argentina sono intense grazie alle profonde radici culturali comuni. Sono molti gli emigranti italiani e marchigiani che in passato si sono trasferiti nel paese sud americano, tanto che la metà degli argentini ha origini italiane.
Considerate queste comuni radici, la Regione da anni si sta impegnando per sviluppare i rapporti con l’Argentina non solo da un punto di vista economico.
In questa prospettiva, lo scorso ottobre, il presidente Spacca aveva incontrato l’ambasciatore argentino in Italia Victorio Taccetti, nell’ambito del seminario “Le prospettive economiche e commerciali per l’imprenditoria marchigiana in Argentina.
L’Argentina sta attraversando una fase di crescita rilevante e presenta quindi occasioni e opportunità di scambi economici e culturali con il sistema Marche. Come quelli in programma dal 17 al 19 novembre prossimi tra Buenos Aires e Mendoza, dove si terranno due importanti appuntamenti: la Conferenza continentale sudamericana giovanile delle Associazioni dei marchigiani all’estero – 17 e 18 novembre a Buenos Aires – e il Forum di Marchigianar – 19 novembre a Mendoza.
La Conferenza giovanile dei marchigiani all’estero in Sud America – Prevede la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli, che presenterà le Marche in generale; di Gianni Giaccaglia – assessore regionale alle Attività Produttive -che presenterà i distretti produttivi, l’innovazione e l’export del sistema Marche; di Raimondo Orsetti – dirigente servizio Internazionalizzazione Regione Marche – che illustrerà i luoghi della cultura e l’offerta turistica marchigiani. Durante la Conferenza, tra l’altro, verrà discusso un documento operativo che si basa su tre tematiche specifiche oggetto d’intervento: “Assistenza Sociale – Strutture per il futuro”, “Giovani – Nuovo Rapporto – Idee e proposte”, “Associazionismo – Innovazioni per una nuova interazione”.
Il Forum di Marchigianar – L’assessore Giaccaglia, prenderà parte anche al Forum di Marchigianar, l’iniziativa che ruota attorno all’imprenditore di origine marchigiana Oscar Andreani – presidente dei Marchigiani in Argentina. Si tratta della prima associazione di imprenditori marchigiani o di origini marchigiane che risiedono in Argentina, con il fine di favore e potenziare i legami economici con le Marche. Prenderanno parte al Forum anche l’amministratore di Sviluppo Marche Spa, Roberto Tontini, il direttore di Meccano, Letizia Urbani, il presidente del Cosmob, Mario Fabbri e il direttore dell’Istituto per il Commercio Estero in Argentina, Aristide Martellini. Sono previsti tra l’altro, incontri bilaterali tra imprenditori argentini e marchigiani.
I marchigiani in Argentina – I marchigiani in Argentina e gli argentini di origine marchigiana sono 1milione e 400mila, hanno costituito ben 42 Associazioni distribuite in tutte le varie realtà del paese ove si è concentrata la presenza di emigrati e, le stesse, sono raccolte in due Federazioni: la Federazione della Repubblica Argentina – FEDEMARCHE e la Federazione Argentina Centro Est de Litoral – FE.MA.CEL.(f.b.)

Fabio Belfiori – Gabinetto del Presidente Stampa e Comunicazione istituzionale – Tel 071\8062115 – Fax 071\8062105 – email: fabio.belfiori@regione.marche.it

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