di Renzo Balmelli
IPOCRISIA. E’ comprensibilissimo e umano che la tragica morte di Giovanna Reggiani, uccisa con una ferocia inaudita, abbia alimentato reazioni intrise di una fortissima carica emotiva. Chi non rimane sconvolto, addolorato, sdegnato venendo a conoscere l’efferato delitto. Ma l’ipocrisia che una certa destra ha messo in campo per un bieco calcolo politico va oltre ogni limite della decenza. Abbiamo assistito ad un vero e proprio atto di sciacallaggio elettorale che fa danno non soltanto a chi lo pratica, ma a tutto il paese.
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REAZIONI. Il tempo del dolore sembra non appartenere alla politica dell’opposizione che ha continuato a mandare in scena polemiche e attacchi. Da Berlusconi, un uomo che ha governato male per cinque anni, era lecito attendersi piu’ decoro e meno faccia di bronzo. Il Cavaliere, immaturo e scomposto, mentre su Roma gravava una cappa di mestizia si é messo a ironizzare sul punto G delle donne. Squallido! Al paese servono politici responsabili e misure severe, ma che rispettino i valori della civiltà, al fine di impedire che la rabbia xenofoba, la bestia razzista, esca dalla gabbia.”
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DON BENZI. “Al di là dell'emozione bisogna usare la ragione” . Al pari di Giovanna Reggiani, anche il sacerdote scomparso alcuni giorni fa, fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII, ha praticato lo spirito dell’accoglienza e della tolleranza come una missione di altissimo profilo morale. Fino all’ultimo , il religioso ha consacrato la sua vita allla liberazione e il rimpatrio delle giovani romene, spesso minorenni, costrette a prostituirsi. Nel mirino i delinquenti che le sfruttano e chi ne approfitta senza scrupoli per sfogare i propri istinti. La criminalità nostrana sta facendo grandi affari con i colleghi romeni.
GIUSTIZIA. Un conto è chiedere giustizia, un altro rafforzare prevenzioni ingiuste e pregiudizi generalizzati contro gli stranieri. Il
governo ha il dovere di reagire e il diritto di proteggersi dagli indesiderabili recidivi, ma senza alimentare ne odio ne vendetta. Le scelte su sicurezza e immigrazione non devono offrire pretesti a ronde notturne e spedizioni punitive. L'intolleranza è foriera di tensioni pericolose, un terreno sui cui cresce la malerba, nulla che possa davvero rassicurare i cittadini nella loro vita quotidiana. L’apertura delle frontiere ha messo in moto un’immigrazione diversa, non esente da pericoli, che l’Europa, non solo l’Italia, affronta con grandi difficoltà in attesa di provvedimenti piu’ incisivi e dissuasivi a livello comunitario.
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ESPULSIONI . La polemica é aperta sulle espulsioni. L'Italia si muove, ma una critica forte arriva dall'Unione europea perché «da mesi era stato chiesto di recepire la direttiva del gennaio 2006 che estende la libera circolazione a tutti i cittadini della Ue, però prevede la possibilità per ogni Stato membro di espellere i comunitari se esistono problemi legati alla salute pubblica, alla sicurezza e all'ordine pubblico». Il decreto viene ritenuto «efficace ma tardivo». Il terribile omicidio di Giovanna Reggiani ha colmato il vaso dell'orrore e della paura contro chi viene in Italia per delinquere. Ma anche in questo clima pesante, si moltiplicano le iniziative per tenere aperto il dialogo contro la violenza . Pensiamo – scrive Repubblica -che le persone (italiani e romeni) debbano continuare a parlarsi.(ADL)