Non possiamo affidare a degli eletti all’estero la possibilità  o meno di dare la fiducia ad un governo.

Intervista all’on. Franco Russo Rif. Com.

Rifondazione è contro l’elezione degli eletti all’estero, bisogna abolire gli eletti all’estero?

No. Non bisogna confondere la circoscrizione estero con il diritto di voto degli italiani all’estero e i loro eletti. Noi riteniamo che sia un diritto di chiunque abbia la cittadinanza italiana quello di votare il problema oggetto della nostra critica è la circoscrizione estero. Questa è un residuo imperialistico o colonialista, mi conceda, che, solo con il fascismo o con i governi della destra liberale Crispina e poi fascista, si era avuto. Adesso, al di là della battuta, riteniamo che vada garantito da parte dello Stato italiano che ogni italiano ed italiana che abbia la cittadinanza, voti. Voglio ricordarle che fu la legge del 1979 che però allargò di molto le liste degli italiani all’estero in virtù di un atto doveroso di solidarietà da parte dello Stato italiano rispetto alla crisi argentina e del sud america in generale. La legge fu approvata per motivi civilistici, si pensi al diritto all’eredità cioè l’eredità, al passaggio delle case ecc. E fu un errore perché il diritto civile condizionò quello pubblico come è il diritto elettorale. Su quella la base furono composte poi le liste degli italiani all’estero.

Non capisco, vuole essere più chiaro?

Con questo voglio dirle, con molta sincerità, che riconoscere a chi è di seconda e terza generazione non più in Italia il diritto di cittadinanza anche politica, ci lascia non poco perplessi. Perchè noi siamo per il diritto di residenza , la cittadinanza di residenza. Là dove si vive, si esercita la propria professione, si ha la propria famiglia, i propri affetti, dove si è radicati, lì si ha il diritto di voto. Ma adesso non mettiamo in discussione l’elenco e lei sa, perché esperto in materia, quanta discrasia ci sia tra gli elenchi del ministero degli interni e gli elenchi del Consiglio degli italiani all’estero. Questo oggi, è secondario. Noi diciamo che ci deve essere un legame stretto fra le circoscrizioni nazionali e il diritto di voto degli italiani all’estero. Riteniamo che la circoscrizione estero sia una cosa sbagliata perchè mette in una riserva indiana gli eletti all’estero. Essi non sono partecipi alla dialettica politica del paese. Come se fossero qualcosa di diverso. Ci può essere il voto per corrispondenza, ci può essere la ridisegnazione delle circoscrizioni italiane, ci può essere una circoscrizione estero virtuale in cui comunque si esprime il voto ecc. Le soluzioni sono tante. Non siamo assolutamente contro il voto degli italiani all’estero. Vogliamo impegnarci garantendo però anche i principi del diritto pubblico che ci dicono che i deputati ed i senatori devono essere eletti e devono esprimere la volontà della nazione, della Repubblica italiana. A me pare che è proprio una contraddizione in termini avere la circoscrizione estero come ce l’ha la Spagna e la Francia. Ma queste hanno altre storie. residui del loro passato.

Allora, dove si riscontra la necessità di eleggere parlamentari che rappresentino l’estero?

Noi siamo impegnati non a cancellare il diritto di voto e la rappresentanza parlamentare. Infatti, riconosciamo invece come nostra specificità storica, e me lo lasci dire con sincerità da uno di Rifondazione Comunista, che l’emigrazione per noi è un punto dolente nel senso che sappiamo i sacrifici che milioni e milioni di italiani che hanno fatto andando all’estero. Siamo consci di quanto abbiano arricchito i paesi in cui sono andati, e quanto abbiano risollevato economicamente l’Italia con le loro rimesse. La storia del nostro paese la conosciamo. Mi lasci dire che io sono figlio di emigrati, sia pure interni, perché sono un meridionale che si è trasferito a cinque anni. Conosco la realtà della emigrazione anche se interna direttamente. Semplicemente non siamo d’accordo con la soluzione offerta dalla circoscrizione estera.

Stanti così le cose, se ho ben capito, volete che gli italiani all’estero possano votare anche candidati non residenti all’estero?

Assolutamente sì. Io ho detto il diritto attivo e passivo riconosciuto agli italiani all’estero va garantito. Su questo non c’è ombra di dubbio.

La ratio della circoscrizione estero fu quella di salvaguardare, in qualche modo, le elezioni all’estero dai giochi politici dei Palazzi di Roma affinché non fossero eletti candidati uomini di partito residenti in Italia

Però vede, la sovranità del popolo si esercita attraverso quello che lei chiama “i giochi politici” cioè i partiti o la rappresentanza. Io penso che non dobbiamo avere una riserva indiana. Gli italiani all’estero devono partecipare a pieno titolo alla dinamica della lotta politica e delle soluzioni politiche che si trovano all’interno del paese.

Le sembra giusto che un italiano che non ha avuto che non è stato a contatto, né è stato mai residente all’estero, essere eletto proprio quale rappresentante degli italiani all’estero?

Io non sono un operaio ma mi piace parlare in nome dell’operaio. Così come un operaio direttamente rappresenta i suoi interessi in parlamento, lo trovo giusto. Le sto facendo un esempio, trovo giusto che un emigrato rappresenti i problemi dell’emigrazione. L’unica differenza che c’è all’interno della Camera e della prima Commissione estero, il permanere della circoscrizione estero. Su il resto, il diritto attivo e passivo, di eleggere e di essere eletto da parte degli italiani residenti all’estero non ho alcuna pregiudiziale.

Come qualifica l’emendamento inserito in questa riforma che voleva adoperare una metatesi del numero dei deputati e senatori cioè che i senatori, nel Senato federale, sarebbero diventati 12 ed alla Camere invece 6?

Questo a me pare ragionevole perché non possiamo affidarci, proprio perché c’è la riserva indiana, ad un gruppo eletto al di là dei partiti, siccome la futura Camera dovrebbe essere la sola a dare la fiducia, non possiamo affidare a degli eletti all’estero una circoscrizione al di fuori dello Stato italiano il voto marginale di questa circoscrizione, la possibilità o meno di dare la fiducia ad un governo.

Insisto su questo aspetto. Sono sicuro che le comunità italiane a questo punto le chiederebbero proprio questo: ma allora, vale lo stesso discorso per un italiano che non è stato mai all’estero e che non conosce quei problemi, sarebbe ingiusto, alla stessa stregua, affidare a questo delle decisioni importanti che non lo riguardano, non trova?

No, ma il problema è compartecipare, il problema è quello di non affidare, però, soprattutto se ci dovesse essere, io sono contrario, in un sistema elettorale maggioritario, a pochi voti ed a pochi deputati, la decisione su chi deve governare in Italia. Questo me lo consentirà. Chi vive all’estero non può decidere addirittura chi deve governare il nostro paese. Noi dobbiamo avere la rappresentanza degli italiani all’estero perché siano appunto espressi i loro problemi, ma non possono condizionare la vita politica fino al punto da decidere le sorti di un governo. Questo a me pare molto ragionevole.

Dica qualcosa agli elettori italiani all’estero che hanno votato pure Rifondazione Comunista

Che noi siamo sensibilissimi al tema dell’immigrazione perché siamo sensibili al tema di chi lavora in generale e di chi è stato costretto a lavorare andando all’estero. Vogliamo rappresentare i loro problemi sia rispetto ai diritti civili, sia rispetto ai diritti politici, sia rispetto ai diritti patrimoniali. A partire dalle pensioni sino a tutti gli problemi. Specialmente che gli italiani hanno avuto per i trasferimenti di eredità e tutti i problemi che ben sappiamo e l’hanno assillati. Continueremo a batterci per la loro condizione nel luogo un cui stanno e perché siano rispettati i loro diritti di cittadinanza in Italia.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy