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Massimiliano Maselli capogruppo dell’Udc alla Regione Lazio

Emergenza sicurezza

DONNA AGGREDITA: UDC, VELTRONI SI DIMETTA DA SINDACO

“Veltroni si deve dimettere da sindaco di Roma. E’ lui il vero responsabile del degrado e della totale assenza di sicurezza della Capitale. Nei prossimi giorni incentiveremo i punti raccolta per le firme necessarie ad indire il referendum proposto dall’Udc sul patto per la sicurezza di Veltroni, Gasbarra, Marrazzo e Amato.” Lo dichiarano il segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti, il capogruppo alla regione Massimiliano Maselli e il capogruppo al Comune Dino Gasperini. “La stazione ferroviaria di Tor di Quinto è come il Bronx, se non peggio. Un vero e proprio ‘budello’ di terra in mezzo alle sterpaglie: per arrivarci bisogna percorrere una stradina buia, sporca, senza illuminazione e senza marciapiedi, con a ridosso un campo nomadi. Un percorso di guerra che purtroppo ha mietuto una vittima. Veltroni, annunciando lo smantellamento dell’insediamento rom vicino al luogo dove è avvenuta l’aggressione a Giovanna Reggiani, arriva come al solito tardi. Sono anni che il centrodestra denuncia, inascoltato, la situazione di degrado di tante zone e quartieri della Capitale, perché, purtroppo, di casi simili a Tor di Quinto Roma è piena. C’è voluto l’evento tragico per svegliare Veltroni. Siamo stanchi delle Feste del Cinema e delle Notti bianche – concludono – I romani chiedono sicurezza ma visto che Veltroni e la giunta di centrosinistra non sono in grado di assicurarla, per il bene della città il sindaco deve fare una sola cosa: lasciare una volta per tutte il Campidoglio.”

Omniroma-MORTE CICLISTA, UDC:”GIORNO DI LUTTO PER INTERA CITTÀ”

(OMNIROMA) Roma, 05 ott – “In questo momento di grande dolore
l'Udc Capitolino e della Regione Lazio esprime tutta la sua
solidarietà alla famiglia di Luigi Moriccioli. Oggi è giorno di
lutto per l'intera città, ma l'incredibile morte del dirigente
ospedaliero deve essere anche motivo di seria riflessione per
chi da tanti anni governa la Capitale.” Lo dichiarano, in una
nota, il capogruppo dell'Udc al Comune di Roma Dino Gasperini e
il capogruppo dell'Udc alla Regione Lazio Massimiliano Maselli.

Cesa: Sulla sicurezza necessario un giro di vite

1.10.2007 – “Il Governo da una parte non frena in alcun modo l'immigrazione clandestina, dall'altro taglia i fondi per le forze dell'ordine e continua in una sterile politica di annunci e finte emergenze”.
È la posizione del Segretario Nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, che aggiunge: “I risultati sono sotto gli occhi di tutti. E' necessario un giro di vite”.
Per il segretario Udc, infatti ‘Chi entra in Italia deve essere sempre rintracciabile, e fornire indicazioni precise sul luogo di residenza. Altrimenti va espulso. I cittadini hanno diritto a più sicurezza – conclude Cesa – e Prodi non è in grado di garantirla”.
(fonte:wwwnoipress.it)

Il centrodestra: «Roma calamita degli sbandati»

Il Giornale – giovedì 01 novembre 2007
Stupri, rapine in pieno giorno, aggressioni e ferimenti. La capitale è un Far West e l’episodio di Tor di Quinto ha allarmato l’opposizione. Ieri gli esponenti politici del centrodestra hanno chiesto a gran voce che il pacchetto sicurezza varato dal Consiglio dei ministri diventi al più presto un decreto legge. «Se diverrà decreto legge – spiega il segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti – sarà possibile espellere, come ha fatto presente il prefetto Carlo Mosca, ventimila stranieri che hanno commesso reati. Su un punto siamo tutti d’accordo: la città non può aspettare». «Assistiamo ad atti di violenza, perpetrati da delinquenti provenienti da tutti gli angoli del mondo – interviene il vicepresidente del consiglio comunale, Vincenzo Piso -. Sconcertante, ma ampiamente previsto, è il silenzio del sindaco Veltroni. La maggioranza in Campidoglio si è sempre opposta a provvedimenti seri sul problema sicurezza, contribuendo a far diventare Roma il polo di attrazione per eccellenza degli sbandati di tutto il mondo». I consiglieri comunali di An Federico Guidi e Luca Malcotti puntano invece il dito contro il quartiere di Tor di Quinto: «Sta diventando il ricettacolo della criminalità straniera e ogni giorno centinaia di immigrati affollano e stanziano davanti allo smorzo edile, molti in attesa di ottenere uno straccio di lavoro, altri per svolgere tutt’altre attività». «Ci chiediamo – proseguono Guidi e Malcotti – se questa tragica morte a danno di un’innocente poteva essere evitata. Qualcuno, dall’alto dell’amministrazione comunale avrebbe dovuto focalizzare responsabilmente già da tempo l’attenzione su questi pericolosissimi micro insediamenti illegali, oramai radicati in tutta la città». Insediamenti etichettati come punti di raccolta della nuova schiavitù del 2000, che sono diventati in pochissimo tempo zona franca del nuovo caporalato metropolitano e prendono vita già delle prime ore dell’alba sotto gli occhi di tutti e totale assenza di controlli. Alfredo Pallone, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, invece, chiede che venga rafforzata la vigilanza nelle strade della città: «Roma deve difendersi da chi vuole trasformarla in una terra di nessuno». Spesso, poi, i tutori della legge si trovano a combattere con le armi spuntate, senza mezzi e spesso con pochi uomini. «Bisogna assicurare una presenza più incisiva delle forze dell’ordine sul territorio – propone infine il capogruppo di An alla Provincia, Piergiorgio Benvenuti – ribadisco la necessità assoluta di sgombrare quanto prima tutti i campi rom irregolari e procedere con periodici controlli».

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