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Lettera aperta sul voto di Di Pietro contro la commissione per il G8

La questione del G8 di Genova

“Triste, assai lugubre e sconfortante la storia e il destino passato, presente e fors’anche futuro della nostra Patria !
In Italia gli uomini d’ingegno, di cultura, i combattenti valorosi in guerra e in pace; i politici più competenti ed illuminati, gli uomini di legge, i rappresentati del popolo, i giornalisti, i funzionari. Di qualsiasi idea politica, quelli i più preparati e coraggiosi ma anche i più modestie ed umili in una parola gli eroi, vengono perseguitati, non di rado imprigionati e ancora più spesso assassinati vigliaccamente, generalmente, da altri italiani.” Giancarlo Gallani

Di Pietro ha scritto:”Ho visto parecchi commenti sul mio blog, di cui molti negativi, sul fatto che Italia dei Valori non abbia dato il suo consenso alla Commissione d’inchiesta parlamentare per valutare i fatti del G8 di Genova del 2001. Antonio Di Pietro”

Per informazioni più dettagliate sul suo pensiero, guardate il video cliccando sul triangolo che appare nell’immagine di Di Pietro e aprite il suo sito :

Gentile Di Pietro, sono sorpreso e assolutamente critico per la tua/vostra opposizione all'approfondimento dei gravi e disgustosi fatti di Genova nel 2001. L' unica attenuante “generica” è il fatto che tu hai “precedenti” di militanza nella polizia, ma che non possono assolutamente giustificarti in quanto oggi sei un uomo politico e non puoi più pensare come un poliziotto ma come un eletto dal popolo italiano. Se non ti rendi conto della grande differenza tra le due funzioni è grave per te e sopratutto per noi.

Nell'Affare del G8 non è possibile che non vedi chiaramente la realtà. Le forze dell'ordine non possono aver comportamenti scorretti, antidemocratici e disumani di cui i media hanno parlato a lungo e con grande chiarezza.

Anche alcuni dei dimostranti sono stati violenti e aggressivi ma tutti sanno che i veri colpevoli, nelle manifestazioni, dopo i gesti sconsiderati, scappano velocemente e chi resta generalmente non è colpevole di nulla. Nel caso dell'affare Diaz i pestati, i torturati erano in un luogo chiuso e l'intervento delle forze dell'ordine è avvenuto la sera o addirittura la notte, gli aggrediti stavano riposando o dormendo. Se quello che è stato scritto è vero sono stati atti di vera e propria repressione in uno stile vigliacco e disgustoso che disonora la polizia ed anche il governo, in particolare chi ha dato gli ordini e chi li ha eseguiti.

Non c'è bisogno di indagare sulle violenze dei alcuni dimostranti li abbiamo visti nei telegiornali e sono naturalmente da condannare poi, tra l'latro, il processo è in corso. In ogni caso la decisione giusta avrebbe potuto essere quella di proporre due commissioni una indispensabile che indagasse sul comportamento della polizia ed eventualmente un'altra, indipendente dalla prima, certamente meno utile che indagasse sul comportamento dei dimostranti. L'idea di fare di tutta l'erba un fascio è e sarebbe un errore gravissimo. Il mesaggio per le forze dell'ordine deve essere chiaro, preciso e forte; mai più si ripetano niella storia nazionale l'impiego dei sistemi repressivi impiegati al G8. Leggi
Fatti del G8 di Genova – Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_del_G8_di_Genova

Dovresti sapere che quello che il paese e la giustizia non puo' e non potrà mai accettare sono le violenze disumane contro italiani e stranieri, non parlo della minoranza di violenti, cittadini che non stavano compiendo nessuna azione riprovevole ma dormivano, poi ancora dettaglio più grave la fabbricazione di prove false, quella tristemente famosa delle bottiglie incendiarie presentate come prove che a quanto sembra erano state portate sul luogo dagli stessi agenti.

Rifiutiamo i pestaggi nel peggiore stile staliniano contro i dimostranti nella Caserma Diaz e le violenze ai danni dei fermati presso la caserma di Bolzaneto; ci sorprende e ci dispiace che tu questa volta ti trovi dalla parte sbagliata.

Poi spiega ai tuo simpatizzanti ed a noi, se ci riesci, che cosa Gianfranco Fini faceva a Genova in quei giorni se ben ricordo nei locali della questura. Era presente per dare ordini di repressione e controllarne l'esecuzione oppure per assistere, in prima fila, ai pestaggi ed alle violenze dei dimostranti ?

Tra l'latro il problema della violenza indiscriminata sono una vecchia piaga delle forze dell'ordine non solo italiane. Se ci sarà una commissione si dovrebbe cercare di studiare il penoso ed antidemocratico sistema dei pestaggi, non quelli che avvengono sulle piazze e nelle strade in un certo senso logici, ma quelli fatti nei luoghi chiusi, nelle questure e elle carceri o nelle scuole e che devono essere definitivamente eliminate sia perché disumane, sia perchè un uomo dell'ordine impara comportamenti che fanno disonore non solo alla loro professione, ma anche alla democrazia ed in definitiva all'Italia.

Le forze dell'ordine, di un paese realmente democratico, devono essere professionali, giuste. La polizia non deve ubbidire ad ordini assurdi, illegali e disumani. Grave errore, i pestaggi violenti ed umilianti per i dimostranti ma sopratutto per poliziotti ed i carabinieri i quali, se hanno un minimo di buon senso e di equilibrio, si vergognano certamente per tutto il resto della loro vita di quello che hanno fatto, perdendo il rispetto di se stessi e delle loro funzioni. Non è escluso che un'indagine approfondita determinerebbe che chi ha ubbidito ed a commesso atti vigliacchi di picchiatori e di torturatori avranno ribrezzo e vergogna di se stessi perdendo fiducia nei loro superiori.
In merito alla tragica fine di Ettore Muti pubblicai già nel 2002 un mio scritto sul N° 13 del NOTIARIO DEGLI ITALIANI IN FRANCIA – ANNO TERZO, che potrai leggere sul sito www.solechesorgi.com dal titolo : ETTORE MUTI UN EROE VIGLIACCAMENTE ASSASSINATO NELL' AGOSTO 1943.
Vorrei confessarti che ancora oggi, alla distanza di più di sensat'anni, penso sempre con grande raccapriccio al vergogno assassinio di un grande eroe del nostro esercito compiuto dai reali carabinieri a Fregene . certamente ricorderai ma sei ha dimenticato consulta questo. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera sul sito :

http://it.wikipedia.org/wiki/Ettore_Muti “Il 25 luglio, giorno della caduta di Mussolini, Muti è in Spagna per cercare di recuperare un radar da un aereo americano precipitato. Rientra a Roma il 27 luglio per poi ritirarsi in una villetta a Fregene. La notte tra il 23 e il 24 agosto 1943 un tenente dei carabinieri si presenta con altri colleghi alla villa di Muti con l'ordine di arrestarlo. Il gerarca segue i carabinieri nella pineta, cosa sia accaduto dopo ancora oggi è un mistero.”

“Mistero” ma quale mistero ? Si è voluto semplicemente affossare la realtà troppo vergognosa, come oggi si cerca di insabbiare la verità dei fatti del G8. Di Pietro tu oggi, per riconquistare credibilità, come uomo di ordine e di legge dovresti fare riaprire il dossier sulla morte di Ettore Muti. Che si accertino, una buona volta, i fatti. All'epoca si affermo' falsamente che Ettore Muti venne assassinato con un colpo alla nuca, nel più perfetto stile bolscevico, su ordine di Badoglio. I carabinieri affermarono che lui cerco' di scappare, certamente falso, ma in ogni caso non si spara a un eroe nazionale che cerca di salvarsi con la fuga quando capisce ce dei vigliacchi stanno per freddarlo. Molto probabilmente un doppio assassinio quello fisico riuscito e anche quello morale nel quale noi non abbiamo mai creduto. Un eroe come Muti che aveva il petto pieno di medaglie e che non aveva nessuna colpa non si sarebbe mai dato alla fuga sopratutto perché i carabinieri erano, all'epoca dei fatti, considerati un corpo serio, fedele e responsabile per l'Italia. Il tenente al comando della tragica pattuglia (vorremo conoscere il suo nome) ormai da anni sarà morto, avrebbe fatto meglio a disubbidire ad un ordine che ha infangato l'Italia, l'Arma e la storia nazionale.

Conclusione gli uomini d'ordine devono assolutamente imparare a disubbidire nel rispetto della legalità, del corpo, di se stessi ed infine anche dell'onore e della Patria.

Antonio, buon lavoro! Ma lotta per i veri valori. Poi cerca di non ripetere errori grossolani e che ti faranno perdere la fiducia dei tuo simpatizzanti e nel tuo elettorato, come quello che hai fatto per la Commissione del G8.

Complimenti Antonio per il tuo interessante sito che consulto spesso e che svolge un’ utile lavoro nell'informazione, ma io ti prego come uomo di destra, difendi solo le cause giuste, e critica anche la polizia quando sbaglia. Nella storia del G8 non possono, onestamente, esserci ancora dei dubbi. Solo denuciando gli abusi di tutti il popolo italiano potrà finalmente assicurarsi istituzioni realmente democratiche, intelligenti ed umane.

Cordialmente, Giancarlo Gallani

Sito: www.solechesorgi.com
E-mail : solechesorgi@free.fr

Parigi, 04/11/2007

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