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(FI): "Più risorse all’informazione italiana nel mondo"

(FI): “Più risorse all'informazione italiana nel mondo”

“Se non ci fossero le testate “dedicate”, gli italiani nel mondo sarebbero tagliati fuori da qualsiasi notizia”

L'informazione italiana nel mondo ha bisogno che l'Italia faccia uno sforzo in più. I piccoli editori non riescono ad andare avanti, nonostante l'impegno che mettono nel loro lavoro. Per i giornali in Italia vengono spesi decine di milioni di euro, mentre i giornali italiani nel mondo soffrono per la mancanza di contributi.

Proprio oltre confine è invece necessario investire di più, perchè è all'estero che l'Italia deve guardare, soprattutto per quanto riguarda l'informazione.

I nostri connazionali sparsi per il globo hanno grandissime difficoltà a mantenersi informati, e se non ci fossero le testate “dedicate”, gli italiani nel mondo sarebbero tagliati fuori da qualsiasi notizia.

In Italia, infatti, nessuno parla di italiani all'estero. Se questo è comprensibile da una parte (gli italiani nel mondo non “vendono”) è vergognoso dall'altra, visto che esistono tanti italiani oltre confine che leggono i giornali nazionali sul web.

Internet, appunto: lo strumento che più di tutti gli altri permette a noi che viviamo lontani dall'Italia di essere vicini alla politica italiana, all'attualità, alla cronaca; è proprio il web che consente a noi residenti all'estero di immaginare un mondo più piccolo, e un' Italia più vicina. Se non ci fossero poi certe agenzie online, che dedicano ogni giorno il loro lavoro agli italiani di tutto il mondo, vorrei proprio sapere come gli italiani all'estero potrebbero informarsi riguardo tutto ciò che li riguarda.

Perciò, e ci piace dirlo ora, qualche giorno prima del convegno dei Piccoli Editori alla Camera, si dia più spazio all'informazione italiana nel mondo, si trovino risorse, si mostri più impegno da parte dello Stato e del Governo, verso quelli che sono i canali di informazione indipendente nel mondo: i nostri giornali. Anche quelli del web, perchè siamo nel terzo millennio, e – come ha avuto già modo di dire il collega Massimo Romagnoli – il futuro dell'informazione è internet.

Antonella Rebuzzi

Ufficio Stampa Sen.Antonella Rebuzzi
senatrice@italiachiamaitalia.com

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