Onorevole Massimo Romegnoli Forza Italia

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

On. le MASSIMO ROMAGNOLI- Al Ministro degli esteri -per sapere- premesso che:

chiede di conoscere se è ancora operante in regime di rilascio dei passaporti l’art. 19 della legge 21 novembre 1967 n. 1185, in particolare ai commi, a) e d) nessuna tassa è dovuta per il rilascio o il rinnovo del passaporto ordinario in Italia e all’estero da coloro che sono da considerare emigranti ai sensi delle norme sull’emigrazione e dagli indigenti

chiede di conoscere, da parte del legislatore chi deve essere considerato “indigente” ai sensi del comma d della legge suddetta.

Se esiste una linea di condotta comune tra i diversi consolati per stabilire quanto sopra alla domanda sopra esposta e, se non c’è, per quale ragione.

Posto che il regio decreto del 13 novembre 1919 n. 2205 all’art. 10 ( a cui fa riferimento il suddetto art.19, comma a della legge 1185/ 67) dove si definisce migrante “ogni cittadino che espatri esclusivamente a scopo di lavoro manuale o per esercitare il piccolo traffico a vada a raggiungere il coniuge, ascendenti, discendenti,

Chiede di conoscere inoltre; cosa devono intendere gli uffici consolari di rilascio passaporti per “lavoro manuale” e cosa per piccolo traffico.

Fa presente che:- l’attuale legge finanziaria in discussione al Parlamento prevede al cap.III, art.20 comma 6 il seguente… per il perseguimento delle finalità istituzionali e per assicurare il proprio funzionamento, le

rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari di 1 categoria sono dotati di autonomia gestionale e finanziaria.

Fa rilevare che : posto che il suddetto comma 6 sarà presente a quanto sembra nel decreto amministrativo collegato alla legge finanziaria ( il cosiddetto collegato)

Chiede infine di conoscere che conseguenze potrà avere in caso di approvazione il comma 6 nei rapporti tra consolati generali e cittadini italiani all’estero.

A tal fine si fa rilevare la incostituzionalità introdotto con l’art. 20 del comma 6 “ laddove si discrimina il cittadino italiano sia per il termine lavoro manuale e per piccolo traffico”

Auspico che all’interno del cosiddetto collegato alla legge finanziaria, si possa eliminare questo abuso nei confronti dei nostri connazionali

Roma 22/10/2007

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