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Presidente in gonnella o no?

USA: Analisi politica

Nel New Hampshire Hillary Clinton sembra ancora favorita sugli avversari

HOUSTON, TEXAS – Hillary Clinton, candidata di punta del partito democratico, in un comizio per la campagna presidenziale, ha affermato che per cambiare all'estero la percezione poco favorevole agli Stati Uniti occorrerà eleggere un politico molto preparato nel campo delle relazioni internazionali. Questa affermazione dell’ex first lady e senatrice dello Stato di New York è stata fatta nel New Hampshire dove, all'avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2008, gli elettori sembra vogliano appoggiare qualcuno che possa ripristinare l'immagine dell'America all'estero compromessa dalla politica dell'attuale amministrazione repubblicana del Presidente George W. Bush.
Hillary ha trovato in questo piccolo stato, che è pero' particolarmente interessato ai temi della politica, sostenitori che sono convinti della sua superiorità in fatto di competenza in politica estera. Si è trattato, in effetti, di una conferma al tema che la coppia dei Clinton, interessata a combattere la concorrenza di Barack Obama, ha scelto di portare avanti come cavallo vincente per il conseguimento dell'investitura democratica alle primarie ormai non lontane. La signora Clinton che nel New Hampshire ha un vantaggio sui suoi concorrenti ha ancora ribadito che le scelte del presidente hanno causato agli Stati Uniti la perdita d’amici importanti ed il rafforzamento dei suoi nemici.
Con consumata sapienza psicologica e facendo leva sull'antipatia degli Americani di nordest nei confronti della gente del Texas, che vive in uno stato grande e ricco all'opposto del New Hampshire, Hillary ha strappato applausi pieni d'entusiasmo affermando : “Voglio ripristinare la leadership americana in tutto il mondo… L'era della diplomazia dei cowboy è finita”.
Non è difficile capire perché Hillary insista in modo quasi ossessivo su questi temi in quanto è ormai più che evidente che nelle prossime consultazioni elettorali i democratici potranno contare di strappare notevoli consensi proprio in fatto di politica estera.
Alcune indagini piuttosto attendibili effettuate recentemente hanno posto in evidenza come la popolarità degli Stati Uniti all’estero ma in special modo in Medio Oriente e nei paesi arabi abbia toccato il suo minimo storico ed a questa constatazione di per sé già preoccupante s’aggiunge pure quella d’apprendere che l’antipatia verso gli Americani è aumentata pure considerevolmente anche in paesi tradizionalmente fedelissimi alleati quali la Gran Bretagna e perfino il vicino Canada.
Molti negli Stati Uniti credono ancora come i Repubblicani che non bisogna dare ad altri l’importanza che non hanno e che li spinge a criticare per un complesso d’inferiorità’. Anche la Francia, per un certo periodo, ha cercato di provare strade nuove e divergenti dalla superpotenza americana ma alla fine, commentano questi fautori della politica del “grande bastone”, è ritornata ancora una volta a miti consigli riprendendo il suo posto a fianco del vecchio alleato di prima.
In ogni modo, la senatrice Clinton, sembra cavalcare la cresta dell’onda non solo per quanto riguarda la sua competenza in fatto di relazioni internazionali ma specialmente perché sta cominciando a delinearsi a suo favore, per le elezioni presidenziali, un “fattore femminista” che molti dicono potrebbe risultare alla fine quello determinante e vincente.
Per questo motivo, anche se con profilo bassissimo, è iniziata una campagna degli avversari di Hillary tendente a far raffreddare l’entusiasmo verso la novità del presidente in gonnella. Si è capito chiaramente quando, in questi ultimi giorni, alcune mogli di politici tanto repubblicani che democratici sono uscite fuori dichiarando di non essere per nulla interessate a farsi coinvolgere in politica e che, per quanto le riguarda, e già sufficiente che siano i loro mariti ad avere quel compito per loro poco allettante.
Nonostante questa presa di posizione molto vittoriana e poco in linea con i nuovi tempi, se è vero il detto che “chiodo schiaccia chiodo”, per i Repubblicani sarebbe stato forse opportuno ed a loro favore poter opporre all’uragano-Hillary che continua ad avanzare raccogliendo nuovi consensi un candidato altrettanto valido di sesso femminile.

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