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Democrazia è libertà . La Margherita Uruguay

I giovani dell’Uruguay: basta con i bacucchi e i proprietari dell’emigrazione

Ben vengano finalmente proposte intelligenti, avanzate con un linguaggio adeguato e sostenute dall’impianto culturale che rifugge dalle solite chiacchiere e dal solito linguaggio antico e trapassato che viene normalmente utilizzato dalle stesse persone di sempre con riferimenti vetusti, legati a celebrazioni sorpassate che interessano solo una cerchia ristretta e interessata di persone.
Benvenuta dunque la proposta, come quella avanzata da Luciano Neri, di celebrare il Columbus Day in forme più attuali, coinvolgendo anche le popolazioni indigene delle Americhe e coinvolgendo anche giovani che sono troppe volte tenuti ai margini dalle stesse poche persone che propongono solo di non toccare niente e soprattutto di non toccare se stessi nelle loro posizioni di potere.
C’è anche un modo scorretto di discutere che a noi giovani non interessa, come quello ad esempio di Massimo Seracini dell’UDC, che sembra non aver neppure letto la proposta avanzata da Luciano Neri, il quale non propone certo di cancellare il Columbus Day ma di aprire la possibilità a forme diverse che noi riteniamo più serie, più corrette e più coerenti con quella che è l’Italia di oggi e le nostre collettività di oggi.
Se poi qualcuno vuol continuare con le sfilate di sempre lo faccia pure, però per chi usa il “target italiano” dovrebbe almeno essere sottoposto all’obbligo di rendere pubblici i bilanci, le entrate (è vero che il costo di partecipazione alla sfilata è di 100.000 dollari?), la loro destinazione, i soggetti e le modalità nella scelta dei fortunati destinatari.
I giovani dell’emigrazione di oggi non si coinvolgono con le pratiche vecchie portate avanti da chi considera offensiva qualsiasi proposta che sia diversa e più innovativa. Ma evidentemente costoro hanno proprio come obiettivo quello di impedire l’ingresso dei giovani nel sistema dell’emigrazione perché questo potrebbe toglierli un po’ di quel potere che esercitano.
Per questo oggi abbiamo bisogno delle proposte e dell’apertura mentale di persone come Luciano Neri e non di vecchi linguaggi e vecchi sistemi di potere come quelli proposti da Seracini.Per quanto ci riguarda come giovani uruguayani accogliamo la proposta di Neri. Fin da ora assieme ad altre associazioni, a centri studi e Università, che nel nostro paese già operano dal punto di vista degli studi storici e antropologici sui temi delle popolazioni native americane, ci impegniamo a promuovere contatti e a sviluppare iniziative che magari possano anche utilmente rientrare nella preparazione della Prima Conferenza dei Giovani italiani prevista per l’anno prossimo a Roma.

Ignacio Méndez
Bruno Rinaldi
Pablo Méndez

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