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PR0ROGA EZIONI COMITES

PR0ROGA EZIONI COMITES

E’veramente una vergogna che gli italiani residenti all’estero siano ancoraconsiderati dei cittadini di serie B e che siano presi in giro in tutte leoccasioni!Il Consiglio dei Ministri dell’11 Novembre ha approvato un “provvedimentourgente che posticipa la data di voto per l’elezione dei componenti dei comitatidegli italiani all’estero (Comites) che si è reso necessario per favorire unamaggiore affluenza al voto, visto che la nuova procedura di registrazioneintrodotta per la prima volta richiede tempi ulteriori per raccogliere una piùvasta partecipazione”.Bisogna ricordare che i precedenti Comites sono stati eletti nel 2004 e che aisensi dell’art. 8 della legge 286, del 23 Ottobre 2003, dovevano restare incarica solo cinque anni e precisamente fino al 2009.Invece sono stati prorogati diverse volte, con la scusa di rivedere la legge cheli governava e di valutare le varie richieste pervenute dai Comites stessi, chesi rendevano conto di essere poco utili alla comunità e poco tutelati dalloStato italiano.Finalmente nel 2014 sono state indette le nuove elezioni che, pur mantenendo lalegge 286 oramai obsoleta, hanno adottato una nuova procedura, troppocomplicata, di registrazione anticipata negli elenchi elettorali dei Consolati.Risultato: Gli iscritti a livello mondiale sono solo il 2% e in moltecircoscrizioni consolari non si è presentata neanche una lista di candidati(Atene, Bangkok, Barcellona, Bucarest, Chicago, Detroit, Dublino, Edimburgo,Lisbona, Nizza, Oslo, Perth, Praga, Stoccolma, Vienna, etc.).Solo dopo la data di chiusura della presentazione delle liste, il Consiglio deiMinistri, senza nemmeno avvertire i parlamentari eletti nelle circoscrizioniestere, approva un decreto di rinvio, dimostrando improvvisazione epressapochismo, ben lontani dal voler realizzare una riforma totale, ponderata edefinitiva dei nostri organi di rappresentanza all’estero. Il problema della scarsa partecipazione è generato dalla ormai quasi inesistentefiducia verso la politica e verso le istituzioni e non può essere risoltosemplicemente posticipando la procedura d’iscrizione presso i Consolati.La vera causa di questa decisione è invece molto più triste ed è pure confermatadai parlamentari PD eletti all’estero, i quali ringraziano pubblicamente ilministro Gentiloni per “la riapertura dei termini di presentazione delle liste”e di fatto ammettono che, essendo poche le liste legate al loro partito, hannobisogno di tempo per crearne altre.Allora una lista di un Comites deve fare riferimento a un partito politicoitaliano?I Comites devono esistere solo per collaborare con i Consolati nell’assisteregli italiani residenti all’estero e non devono fare politica nel modo piùassoluto; ecco un altro motivo per la scarsa fiducia nelle istituzioniall’estero. Il rinvio della data delle elezioni dei COMITES, inoltre, comportaautomaticamente il prolungamento per un altro anno del CGIE e lo spostamentotemporale dell’entrata a regime della nuova legge relativa alla suacomposizione.Anche se tutto questo potrebbe sembrare incredibile, i nostri rappresentantimanterranno l’impegno a far sì che il numero d’italiani all’estero, cheparteciperanno a queste elezioni, sia il più alto possibile, onde poterdimostrare l’esistenza attiva del nostro elettorato e sperare in una maggiorconsiderazione per i nostri residenti all’estero.Sen.Dr. Vittorio PessinaCoordinatore degli Italiani all’estero per F.I.

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