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Natuzza Evola e il segnale del Signore lievemente irritato

“Quattro persone sono rimaste ferite a causa del crollo di una impalcatura nella frazione Paravati di Mileto (Vibo Valentia) dove era in corso la celebrazione religiosa per ricordare la mistica Natuzza Evolo, morta negli anni scorsi. Al termine della messa, una delle due torri per l’impianti audio è crollata colpendo quattro persone. I feriti sono stati portati nell’ospedale di Vibo Valentia ma le loro condizioni non destano preoccupazione” (ANSA). Distratto il buon Dio, distratta Natuzza? No, secondo me è stato un segnale del Signore lievemente irritato. Avrà voluto dire: “Ma che state facendo? Perché non pregate il Padre, come v’insegnai, anziché Natuzza. E chi è Natuzza?”. Infatti, è stato buono il Signore, e ha fatto sì che nessuno fosse ferito seriamente. Era analfabeta Natuzza Evola, ma capace di piccole furbizie per incantare i gonzi: “Io ripeto solo quello che l’angelo mi dice. Ad esempio se una mamma mi chiede: «Di che è morto mio figlio?», e dice questo per provarmi, l’angelo mi risponde: «Lei lo sa già », ed io dico a quella persona: «Voi lo sapete ». Oppure furbetto era l’angelo? Come descriveva, Natuzza, questi angeli con i quali aveva tanta familiarità? Diceva che erano “bambini bellissimi, luminosi, sollevati da terra”. Alla Madonna, agli angeli, ai santi delle apparizioni, di norma dà fastidio poggiare i piedi a terra. La bella Signora di Fatima appariva sempre su un piccolo elce. Al confessore, Natuzza una volta raccontò che un angelo le aveva chiesto: «Tu vuoi bene alla Madonna?», ed ovviamente lei aveva risposto di sì, anziché dirgli: “Ma che domande sciocche mi fai? Che razza d’angelo custode sei?”. L’angelo, pettegolo e irriguardoso verso le donne non sposate, le disse anche: «Vi sono in Cielo più padri e madri che non zitelle»”. Natuzza era sposata ed aveva tre figli…
Renato Pierri

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