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Napoli, “Notte bianca”: a quando il consuntivo?

“ Dopo le polemiche sollevate in occasione della notte bianca svoltasi al Vomero, quartiere collinare del capoluogo partenopeo, visto il notevole disagio arrecato ai residenti con l’impossibilità, tra l’altro, di transitare con la propria autovettura nella zona interessata, a partire dalle 20:00 e con musiche ad alto livello fino alle tre di notte, aspettiamo ancora di conoscere il consuntivo economico della manifestazione – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. In particolare, tenendo conto dei costi per pagare tutte le attività di supporto all’iniziativa con la presenza, tra gli altri, di vigili urbani, forze dell’ordine ed addetti allo spazzamento anche in ore notturne, aspettiamo di conoscere quali entrate ci siano state, in particolare per gli oneri relativi all’occupazione del suolo pubblico, vista la presenza massiva di ambulanti nelle strade e nelle piazze interessate nonché per eventuali contributi versati “.

“ Dal punto di vista commerciale – continua Capodanno – è stato già rimarcato ampiamente il flop pure per gli esercizi pubblici, bar e ristoranti, dal momento che, benché si trattasse di prodotti alimentari venduti sulla pubblica via, senza alcuna garanzia per l’igiene e per la provenienza, e senza peraltro rilasciare scontrini, in molti hanno trovato più conveniente economicamente acquistare sulle tante bancarelle disseminate per l’intera area. Sicché più che ad una notte bianca di cultura e di arte, è sembrato di assistere alla classica sagra paesana, a base di “salcicce e friarielli” e di “ trippa e carne cotta “ “.

“ Ci auguriamo che questa iniziativa, nelle forme e della maniera con la quale si è svolta, non abbia più a ripetersi – conclude Capodanno – e che si ripensi invece ad una notte bianca dedicata all’arte ed alla cultura, così come avviene in tali occasioni in altre città d’Italia, con la valorizzazione, attraverso concerti e iniziative culturali, dei beni architettonici e storici presenti sul territorio, come Castel Sant’Elmo e la Villa Floridiana con il teatri della Verzura ed il museo Duca di Martina “.

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